Per lo svolgimento di alcune attività il Regio Decreto 18/06/1931, n. 773 "Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza" e il Regio Decreto 06/05/1940, n. 635 obbligano a tenere registri e tariffari.
Alcune competenze per la vidimazione dei registri e tariffari sono state trasferite ai Comuni, quindi al SUAP (Decreto legislativo 31/03/1998, n. 112, art. 163, com. 2, let. d). Tra essi ci sono:
- il registro degli affari giornalieri per agenzie di affari
- il tariffario delle prestazioni per agenzie di affari
- il registro entrata e uscita sostanze stupefacenti.
Approfondimenti
I registri di carico e scarico di sostanze stupefacenti sono divisi tra quelli previsti dall'articolo 60 e quelli previsti dall'articolo 42 del Decreto del Presidente della Repubblica 09/10/1990, n. 309. I primi devono essere vidimati e firmati dall'ATS (ex ASL), i secondi devono essere vidimati e firmati dall'autorità sanitaria competente, quindi dal Sindaco (Circolare ministeriale 28/11/2010, n. 0021123 e Circolare regionale 04/03/2011, n. H1.2011.0007063).
I produttori, gli importatori e i grossisti di saccarosio (escluso lo zucchero a velo), glucosio e isoglucosio anche in soluzione, sono obbligati a tenere un registro di carico e scarico.
Anche gli utilizzatori dei prodotti sono obbligati a tenere un registro di carico e scarico, dove devono annotare giornalmente i quantitativi di sostanze zuccherine usate (Legge 20/02/2006, n. 82, art. 28).
Non sono obbligati a tenere il registro:
- i commercianti al dettaglio
- gli utilizzatori che somministrano al pubblico
- chi produce alimenti in laboratori artigiani o in laboratori annessi a esercizi di vendita o di somministrazione
- chi possiede un registro di carico e scarico delle materie prime vidimato dall'ufficio periferico dell'Ispettorato Centrale Repressione Frodi o dall'ufficio dell'Agenzia delle Dogane.
La Circolare ministeriale 10/02/2006, n. 557/PAS.12501.10100(1)1 chiarisce che i registri elencati non sono compresi tra quelli del Regio Decreto 16/03/1942, n. 262, art. 2215 "Codice civile", né tra quelli relativi alla tariffa allegata al Decreto del Presidente della Repubblica 26/10/1982, n. 642, art. 16.
L'Agenzia delle Entrate afferma inoltre che i registri descritti dal Regio Decreto 18/06/1931, n. 773, art. 35 e 55 "Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza", non sono soggetti a nessuna imposta quando sono vidimati dall'autorità di pubblica sicurezza.